di Alessia Mauro
Il 31 luglio 2005 si istituiva la “Festa dei Nonni”, festa che celebra l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale. Che la festa coincida proprio con il giorno dedicato dalla Chiesa cattolica agli angeli custodi, non sembrerebbe un caso, considerando anche l’importanza che ricoprono i Santi Gioacchino ed Anna in rappresentanza dei nonni stessi. Nella società digitale i giovani chattano per comunicare, pratica alla quale gli anziani non sono molto avvezzi e, per forza di cose, i rapporti con i nipoti risentono di questa distanza generazionale a livello comunicativo. I giovani troppo spesso sottovalutano l’importanza che i loro nonni ricoprono circa l’esperienza e la saggezza che sono in grado di trasmettere. L’età non è, come diceva Seneca, ‘una malattia’. I nonni tengono in serbo per noi non solo la saggezza ma anche l’amore, soprattutto nei confronti dei nipoti. L’educazione passa attraverso gli affetti e i nonni hanno possiedono una ricchezza umana da donare, insostituibile. Il nostro è il Paese europeo con la più alta percentuale di nonni impegnati a prendersi cura dei nipoti, considerando che l’Italia è il paese più “vecchio” al mondo per età anagrafica dei propri abitanti, insieme al Giappone. Quest’anno più che mai la festa riveste un’importanza ancora più evidente, poiché in tanti, soprattutto in Nord Italia, hanno sopportato la perdita dei cari nonni a causa del nemico invisibile, il coronavirus. Per i più fortunati invece non è mancata l’occasione per rendere felici i propri nonni con una semplice telefonata, abbracci e auguri a distanza, o magari anche attraverso il myosotis, il piccolo e delicato fiore azzurro. Per l’occasione, nel 2005, venne scritta e composta una melodia dal cantautore Walter Bassani, “Tu sarai”, una canzone che induce alla riflessione, date le parole molto toccanti: “Tu sarai un uomo migliore se porterai quei nonni nel cuore perché lo sai, l’amore non muore mai lo sai, che quegli occhi sinceri sono i bambini di ieri”; perché queste due generazioni, nonno-nipote, si legano in un binomio di assoluta tenerezza, ciò che essenzialmente li accomuna e li tiene così affiatati. Auguri a tutti i nonni del mondo, anche a quelli che non ci sono più e che porteremo sempre nel cuore.