Squid Game, dal successo al bullismo

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La serie Tv ispira atti di violenza: si chiede di vietarla

Ai telegiornali, alla radio o conversando abbiamo sentito parlare sicuramente di Squid Game, la famosa serie tv coreana che da alcune settimane appassiona milioni di persone in tutto il mondo. Ambientato, ovviamente, in Corea del Sud, il protagonista Seong Gi-hun, sommerso da debiti, verrà invitato a partecipare ad una serie di giochi tradizionali per bambini. In palio una grande somma di denaro. Ma è un “gioco mortale” e chi perde, perde la vita. 

La trama, i personaggi, le idee che la serie tv vuole trasmettere hanno subito colpito nel segno, tanto che è in progetto una seconda stagione e molti siti di acquisti online stanno mettendo in vendita gadget e costumi ispirati al programma televisivo. Non tutti, però, hanno apprezzato la serie, dopo le polemiche e i problemi che ha suscitato. In Belgio una madre ha raccontato di aver visto sua figlia tornare da scuola in lacrime e con diversi lividi. Si è poi scoperto che i bambini di questa scuola prendevano  a schiaffi gli amici che perdevano all’iconico gioco della serie  “Uno, due, tre, stella”. 

Questi episodi si stanno verificando in tutto il mondo e in Italia è stata lanciata anche una petizione  che chiede di cancellare Squid Game, nonostante sia già vietato ai minori di 14 anni. La proposta è della Fondazione Carolina, dedicata alla prima vittim di cyber bullismo, Carolina Picchio. Ivano Zoppi, educatore della Fondazione, afferma: “A questo punto, l’unica soluzione possibile sembra la censura vecchio stampo. Qualcuno storcerà il naso, ma oramai sembra l’unico strumento possibile a difesa del principio di incolumità dei minori”.