5 bellissimi libri da non perdere

Attualità Cultura

di Valeria Adimari

[ngg src=”galleries” ids=”50″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]«Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere» scriveva Flaubert. In un mondo in cui, soprattutto tra noi giovani, la lettura è diventata sempre più un’imposizione e sempre meno un piacere leggiamo solo perché siamo in dovere di farlo e sottovalutiamo l’importante influenza che la lettura di un buon libro può avere sul nostro modo di pensare… e questo è un grave errore! Soppiantata dal sempre più frequente utilizzo di altre forme di intrattenimento, come social network e serie televisive, la lettura rimane comunque un valido e decisamente più salutare passatempo. Spesso ad essa si associa immediatamente qualcosa di noioso: perché impiegare una settimana a leggere un libro se in un’ora e mezza posso vedere il film? Sicuramente è una domanda lecita, ma quando si apre un libro e l’odore della carta pervade l’aria, con le pagine ruvide che scivolano tra le dita, si apre un nuovo universo: diventate parte della storia stessa e senza dover comprare un biglietto aereo, in un batter d’occhi vi ritrovate insieme a Renzo a scappare per le vie di Milano, con Lizzy nei corridoi di Netherfield,o con Harry e Ron alle prese con strampalate avventure. Poi, quando chiudete il libro si ritorna alla realtà, con la consapevolezza che un nuovo viaggio vi attende. Proviamo insieme a viaggiare con altre 5 nuove avventure!
1) “Cose che nessuno sa” di Alessandro D’Avenia.
Margherita ha quattordici anni e presto una serie di eventi arriveranno a sconvolgere i suoi equilibri: l’inizio delle superiori, l’abbandono del padre, nuove amicizie, un professore molto particolare e tanto altro. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e l’irriverente nonna Teresa. Sull’esempio di Telemaco nell’Odissea inizia il cammino sulle tracce del padre.
2) “Nati due volte” di Giuseppe Pontiggia.
Il romanzo narra l’esperienza di Frigerio, padre con un figlio disabile di nome Paolo. Strutturato con una sequenza di episodi successivi alla nascita del bambino, il romanzo descrive il mondo dell’handicap nella sua complessità. L’umanità di Paolo, il tormentato rapporto con la disabilità del proprio figlio e le difficoltà quotidiane trasformano la visione della vita di Frigerio. Il ragazzo protagonista nasce due volte: la prima, la nascita naturale, che provoca danni permanenti; la seconda, quella nel mondo sociale, resa più difficile dalle conseguenze della prima.
3) “L’allieva ” di Alessia Gazzola.
Se siete alla ricerca di un romanzo da leggere e non avete voglia di qualcosa di troppo impegnativo, “L’allieva” fa al caso vostro. Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale che ama il suo lavoro e, anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere, resiste a tutto. Fino a quando il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi è quello di qualcuno che conosceva.
4) “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano.
I due protagonisti del romanzo sono Alice e Mattia, entrambi con un’infanzia difficile che, per ragioni diverse, li segnerà profondamente. Le loro esistenze si incroceranno prima da adolescenti e poi giovani adulti, si scopriranno uniti e, allo stesso tempo, inevitabilmente divisi. Proprio come quei numeri che i matematici definiscono numeri “primi gemelli” cioè numeri primi vicini, ma mai abbastanza da riuscire a toccarsi.
5) “Uno di noi sta mentendo” di Karen M. McManus.
Per voi amanti del Thriller ecco il romanzo perfetto. Cinque ragazzi sono costretti a trascorrere un’ora di punizione nella stessa aula. Pur conoscendosi da anni, non possono definirsi amici, però qualcosa li unisce: nessuno di loro è davvero come appare. All’improvviso uno di loro cade a terra davanti agli altri e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un malore in realtà è un omicidio, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell’omicidio. Chi di loro sta mentendo?
Non resta che augurarvi buona lettura, ma soprattutto, buon viaggio!