Nel giorno della memoria, Un viaggio nel passato .

Attualità Dalla scuola


Mattinata dedicata alla memoria e al ricordo delle vittime dell’Olocausto, quella del 28 Gennaio nell’auditorium del Liceo Classico V. Julia, che ha ospitato, per l’occasione, anche gli alunni del Liceo Scientifico e dell’ITCG Falcone.
L’incontro è un’iniziativa del Lions Club di Acri, ed è stato aperto con il toccante video musicale realizzato dal Maestro Danilo Guido nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia. Lo stesso Maestro ha poi raccontato le forti emozioni provate durante le riprese del video,  lasciando ai ragazzi molti spunti di riflessione sull’importanza di una quotidianità, come l’andare a scuola, che spesso diamo per scontata.  Durante la Seconda Guerra Mondiale molte cose  erano proibite al popolo ebraico.
In seguito, a prendere le redini dell’incontro è stato Andrea Campolongo, socio Lions, portavoce delle testimonianze lasciate a lui da suo nonno Eligio Russo, internato Militare Italiano a Wietzendorf. L’ospite ha portato con sé anche alcune testimonianze materiali, come un elmetto militare, lettere, pagelle, monete, fotografie e una riproduzione di una pistola dell’epoca.
Sono stati mostrati, poi, alcuni filmati, ricchi di  immagini forti, con sottofondi musicali ebraici, come la canzone “Gam Gam”, tratta dal quarto versetto del testo ebraico del Salmo 23 “Il Signore è il mio pastore”, cantata dai bambini nei campi di sterminio.
In seguito sono state visionate alcune scene tratte dal film “Schindler’s list” di Amon Leopold Göth, ufficiale nazista austriaco e comandante del campo di concentramento di Plaszów.
Infine sono stati coinvolti Manuel Ritacco e Nunzia Bruno, alunni del liceo classico, che hanno interpretato toccanti testimonianze.
Profonde ed emozionanti le riflessioni su come uomini, donne, e bambini ebrei perdessero la loro identità e la propria dignità, solo perché ebrei, su come molti di loro non arrivavano neppure al campo, ma morivano nel viaggio e su tutto lo stress fisico e psicologico che li tormentava.
L’auditorium, per alcune ore, si è trasformato in un vero e proprio salotto di emozioni e lacrime.
Tra musica, testimonianze, oggetti e ricordi, i ragazzi si sono sentiti immersi nell’atmosfera e sono stati trasportati in una altra epoca, con l’obiettivo finale di diventare testimoni di ciò che è accaduto per non farlo riaccadere mai più e non dimenticare mai.