Bridgerton è una serie televisiva statunitense creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes, basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese durante la Reggenza inglese.
La serie ha debuttato il 25 dicembre 2020 su Netflix
La trama vede come protagonisti le famiglie dell’alta società londinese, tra cui i Bridgerton e i Featherington.
La storia narra le vicende nella stagione in cui le giovani donne cercano marito e le madri sono in fermento, intente a trovare una buona sistemazione per le proprie figlie.
Bridgerton 2 è una soap opera travestita da serie drammatica, che parla di amori impossibili.
Questa nuova stagione è stata in grado di creare un nuovo piccolo mondo che ci ha fatto dimenticare che sia esistita perfino una stagione precedente con diversi protagonisti. Questo secondo capitolo della serie Netflix appare, inoltre, più maturo, forse perché più maturi sono i suoi protagonisti, da Anthony Bridgerton, il primogenito della famiglia, alla sua futura consorte, una ventottenne di origini indiane ormai considerata “zitella” per la società dell’epoca. Due personaggi di un’età critica e pieni di traumi psicologici da superare, un po’ come tutti noi del resto.
La serie si dimostra molto femminista, molto attuale e in grado di toccare temi seri come la demenza senile, il lutto, la psicologia umana segnata da traumi e l’amore incondizionato di una madre per i suoi figli.
L’aspetto più interessante di questa serie tv è che dietro il romanticismo ci sono spunti riflessivi seri alternati in una trama che si dimostra essere un insieme di romanticismo, serietà e leggerezza.