Didattica a distanza: cos’è e come funziona

Dalla scuola Primo piano

di Ludovica Bonofiglio

In questi ultimi giorni, specialmente dopo la chiusura delle scuole su tutto il territorio italiano, si sente parlare molto di didattica a distanza o e-learning. Ma in cosa consiste questo metodo di fare scuola che si è reso necessario per contenere la diffusione del Covid-19? La didattica a distanza è un sistema di apprendimento che permette al docente di comunicare con i propri studenti pur non trovandosi nella stessa aula. Questo metodo nasce già alla metà dell’Ottocento, quando si utilizzava il servizio postale per inviare documenti cartacei agli studenti che non potevano raggiungere le sedi scolastiche, ma venne utilizzato anche nel corso degli anni Sessanta con il supporto di radio e televisione. Oggi i vari strumenti tecnologici permettono di attuare una didattica a distanza in tempo reale e più efficace. Il Miur ha predisposto delle piattaforme apposite in cui i docenti possono creare classi virtuali. Le lezioni possono essere articolate in vari modi: videolezioni in streaming, condivisione di materiali multimediali, chat, forum di discussione. Quello della didattica a distanza è certamente un metodo all’avanguardia che mette alla prova le nuove tecnologie di cui disponiamo e può trasformarsi in uno stimolo per superare i nostri limiti e aprirci le porte di un mondo globale a 360 gradi. Tuttavia la didattica a distanza ha dei limiti che risiedono proprio nella sua stessa natura, primo tra tutti è la perdita del rapporto umano tra docente e alunni e la possibilità di interagire l’uno di fronte agli altri in carne ed ossa. L’uso esclusivo di questa didattica è comunque un provvedimento temporaneo perché, una volta passata l’emergenza Coronavirus, si tornerà nelle aule e la didattica a distanza rimarrà un sistema che affiancherà e non sostituirà le lezioni tradizionali.